Costruire un buon rapporto con i bambini

In quanto au pair, il rapporto con i bambini della famiglia ospitante è uno degli aspetti più importanti della tua esperienza. In questa guida, Ellie Bambury, autrice del libro The Big Sister Project, condivide i consigli degli esperti su come instaurare un rapporto efficace con i bambini della famiglia ospitante.

Ellie e il bambino della sua famiglia ospitante

02 settembre 2024

, in Au pairs

Conoscere i bambini si rivela di solito molto divertente, ma potrebbe essere impegnativo allo stesso tempo se non sai da dove cominciare. Perfino io che, prima di diventare un au pair, ho avuto tante esperienze con i bambini, a volte mi sentivo nervosa e a disagio quando dovevo definire il mio ruolo di nuovo partecipante all'interno della mia famiglia ospitante.  

Perché costruire un rapporto con i bambini della famiglia ospitante è importante per gli au pair

Il rapporto con i bambini della famiglia ospitante è uno degli aspetti più importanti della tua esperienza alla pari. A differenza dei lavori di babysitting temporanei, essere un au pair significa vivere e lavorare con la stessa famiglia, il che rende essenziale creare un legame positivo e duraturo.

Le sfide di conoscere i bambini ospitanti

Conoscere i bambini può essere divertente, ma comporta anche delle sfide, soprattutto quando si è nuovi in famiglia. Pur con una vasta esperienza nell'assistenza all'infanzia, molti au pair, come Ellie, si sentono nervosi quando cercano di stabilire il loro ruolo in un nuovo contesto familiare.

Le differenze tra au pair e babysitter

Un au pair ricopre un ruolo che va oltre il lavoro di babysitting una tantum. In qualità di au pair, ogni interazione con i bambini contribuisce al rapporto che si instaura. I bambini si adattano rapidamente alle risposte che vengono loro date, per cui è importante stabilire fin da subito dei limiti. La coerenza è fondamentale per sviluppare fiducia e rispetto.

Consigli per costruire solide basi con i bambini

1. Osserva e impara: prenditi sin da subito del tempo per osservare la personalità dei bambini della tua famiglia ospitante e il modo in cui reagiscono alle diverse situazioni. Cerca di coinvolgerli mostrando un interesse genuino per le loro attività preferite. Questo non solo aiuta ad abbattere le barriere iniziali, ma anche a costruire un legame basato su interessi comuni.

2. Instaurare fiducia attraverso il gioco : legare attraverso il gioco è un ottimo modo per stabilire la fiducia. Approfitta di questo momento per introdurre le attività che ti piacciono, aiutando i bambini a vederti sia come amico/a che come figura autoritaria.

3. Saper comunicare: non aver paura di fare domande o di commettere errori. Una comunicazione aperta con i ragazzi ospitanti è essenziale per costruire un rapporto solido. Essere chiari fin dall'inizio aiuta a stabilire aspettative chiare e a prevenire i malintesi.


Podcast: estratto da The Big Sister Project:
Ellie racconta i primi giorni con il bambino Antonin 


Non aver paura di fare domande o di sbagliare

Una cosa che ho trovato davvero importante quando ho conosciuto il mio fratellino ospitante è stata quella di non avere paura di fare domande o di commettere errori. Se, a posteriori, avessi potuto cambiare qualcosa nel mio atteggiamento, riconosco che avrei dovuto essere più esplicita fin dall'inizio quando non capivo qualcosa, invece di aspettare qualche settimana e lasciare che lui avesse il controllo su ogni situazione. 

Il ruolo di au pair oscilla tra divertimento e autorità

Il rapporto con i bambini della famiglia ospitante è uno dei più dinamici che si possano sperimentare e si fonda su un costante gioco di equilibri. Sei dalla loro parte, puoi fare loro i dispetti e assumere il divertente ruolo di fratello o sorella maggiore (come quando io e Antonin ci siamo disegnati la faccia con l'eyeliner prima che i suoi genitori tornassero a casa, e per poco non ci siamo messi nei guai perché dopo dovevano uscire!), ma allo stesso tempo devi far capire che comandi tu. A volte può essere un po' difficile. 

Dare il giusto tono al proprio ruolo di au pair

Ricordo quanto sia stato difficile, soprattutto all'inizio, perché quando si è in un posto nuovo tutto ciò che si vuole fare è rendere le cose facili per se stessi, e a volte questo implica lasciar correre i comportamenti sbagliati (come lasciare che barino in un gioco ma non dire nulla perché si ha paura di non spiegarsi correttamente). Il consiglio che avrei voluto ricevere è che si deve fare sentire subito la propria voce non appena le cose vanno male! Le tue parole e le tue azioni danno il tono, e sta a te stabilire che potete divertirvi insieme nel rispetto dei limiti.

Rispetto reciproco e dialogo

Per rendere tutto più semplice, al tuo arrivo non avere paura di far sapere ai bambini che a volte puoi avere bisogno di una mano anche tu quando cerchi di spiegare loro delle cose. Una comunicazione sincera responsabilizza tutti quanti e crea un rapporto di collaborazione reciproca. Create dei soprannomi l'uno per l'altro, scherzate sui problemi linguistici e mantenete un tono leggero.

Un'esperienza formativa

Costruire un rapporto di fiducia con i bambini nella tua vita da au pair richiede tempo e definisce sia il tuo ruolo di amico che quello di figura autoritaria. Considera le cose per quelle che sono e ricorda che stai facendo un'esperienza formativa con i bambini.

Ellie Autore
 

Nota sull'autrice: 
Ellie Bambury è una nativa inglese e una Kiwi della Nuova Zelanda. Dopo aver studiato cinema all'università, Ellie è diventata videografa e fotografa e lavora attualmente come freelance e insegnante di francese e teatro. La sua esperienza au pair l'ha spinta a pubblicare un libro che possa rappresentare una guida per altri giovani che desiderano diventare au pair. Se vuoi saperne di più sul libro The Big Sister Project, visita il sito internet dell'autrice o seguila su Instagram!