Essere un au pair è meglio di quanto pensi
Fare l'au pair richiede coraggio, capacità di adattamento e un forte senso dell'avventura. Sfatiamo i miti e scopriamo perché potrebbe essere l'esperienza più gratificante che si possa fare.

23 settembre 2024
, in Au pairsDiventare au pair è una decisione che cambia la vita, ricca di avventure, crescita e legami profondi. Ma nonostante le incredibili opportunità offerte da questo ruolo, molti giovani hanno le idee sbagliate su cosa significhi essere un au pair.
Sfatiamo i più grandi miti sull'essere un au pair e mostriamo perché questa esperienza unica è più di un semplice lavoro. Siete pronti a ripensare a cosa significa essere un au pair? Andiamo!
Falso mito n.1: è babysitting e tutti possono farlo
La realtà: essere un au pair significa molto di più che occuparsi semplicemente dei bambini. Si tratta di diventare parte integrante di una famiglia in un nuovo Paese. Certo, ci sono le responsabilità legate alla cura dei bambini, ma si tratta anche di scambio culturale, crescita personale e costruzione delle relazioni.
- Ambasciatore culturale: in quanto au pair traghetterai la tua cultura in una nuova famiglia e ti immergerai nela loro. Imparerai una nuova lingua, ti adatterai a costumi diversi e creerai un ponte culturale tra due mondi.
- Sviluppo personale: gestire i bambini, le faccende domestiche e la tua vita all'estero richiede responsabilità, pazienza e capacità di risolvere i problemi. Sono tutte caratteristiche che ti serviranno in ogni ambito della vita.
Lungi dall'essere facile, essere un au pair è una sfida che richiede resilienza, empatia e dedizione. È un ruolo che ti formerà per il futuro, sia a livello personale che professionale.
Falso mito n.2: badare ai bambini non fa per me
La realtà: per diventare un au pair non è necessario essere esperti in assistenza all'infanzia o avere una passione innata per i bambini. Ciò che conta è l'essere aperti a nuove esperienze e possedere una buona capacità di adattamento.
- Imparare facendo: molti au pair iniziano con un'esperienza minima con i bambini, ma presto si rendono conto che questo ruolo insegna loro abilità preziose come la creatività, la comunicazione e la leadership, valori che vanno ben al di là della semplice cura dei bambini.
- Stringere legami: essere un au pair signfica instaurare un legame unico con la propria famiglia ospitante. I bambini ti guarderanno come un mentore, un fratello o una sorella maggiore e il legame tra di voi sarà incredibilmente significativo.
Anche se ora non provi una forte passione per i bambini, potrai scoprire che vivere con una famiglia ospitante ti permetterà di apprezzare in modo diverso la vita familiare e la gioia che deriva dal vedere i bambini crescere e imparare.
Falso mito n.3: vivere in famiglia non è figo
La realtà: vivere con una famiglia ospitante è un'esperienza culturale molto coinvolgente, e spesso è una delle parti più gratificanti del soggiorno alla pari.
- Una casa lontano da casa: entrerai a far parte di una famiglia in un altro Paese, vivendo la vita dal punto di vista di un abitante del luogo. Questo offre un'autentica immersione culturale che nessun turista potrebbe mai ottenere. Dalle cene in famiglia alle tradizioni locali, potrai sperimentare un nuovo stile di vita.
- Indipendenza e vita: il fatto di vivere con una famiglia ospitante non implica che la tua vita sarà noiosa! Avrai molto tempo libero per esplorare i luoghi, farti nuovi amici, viaggiare e creare ricordi fantastici. Per come è organizzata la routine di un au pair, avrai spesso giorni liberi e opportunità per scoprire l'ambiente circostante, fare gite nel fine settimana e stringere rapporti con altri giovani.
Essere un au pair non significa sacrificare il divertimento, ma aggiungere profondità alla tua avventura all'estero. Potrai avere il meglio di entrambi i mondi: la sicurezza e il calore della vita in famiglia e la libertà di esplorare una nuova cultura alle tue condizioni.
Falso mito n.4: badare ai bambini è facile
La realtà: accudire i bambini è impegnativo e richiede pazienza, creatività e responsabilità. Non si tratta solo di sorvegliare cosa fanno, ma anche di impegnarsi con loro, di favorire il loro sviluppo e di sostenere la famiglia nel suo insieme.
- Farsi le ossa: gestire gli orari, organizzare le attività e aiutare a fare i compiti non sono solo compiti: sono opportunità per sviluppare le tue capacità di leadership e multitasking. Sono doti che ti saranno utili in qualsiasi carriera o percorso di vita futuro.
- Costruire le vite degli altri: l'influenza che eserciterai sui bambini potrà essere profonda. Contribuirai a plasmare la loro prospettiva del mondo e spesso lascerai un'impronta duratura che rimarrà con loro anche dopo il tuo ritorno a casa.
Il coraggio di dire a se stessi: "ce la posso fare!"
La scelta di diventare un au pair non è per i deboli di cuore. Bisogna avere il coraggio di lasciarsi alle spalle tutto ciò che si conosce, trasferirsi in un nuovo Paese e vivere con una famiglia che non si conosce. Bisogna essere pronti a uscire dalla propria zona di comfort, ad affrontare le sfide e a crescere in modi che non ci si aspettava.
Il coraggio ripaga con incredibili ricompense. Sperimenterai uno scambio culturale, svilupperai competenze che dureranno tutta la vita e creerai ricordi indimenticabili. Inoltre, ti ritroverai con storie, amicizie e uno sguardo profondo sul mondo che ti servirà per il resto della vita.